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Progetti di Ricerca

ottobre 31, 2018

PROGETTI DI RICERCA

La reputazione internazionale dell’Istituto di Siracusa quale realtà d’eccellenza deriva anche dalle vaste attività di ricerca scientifica nei settori della giustizia penale, dei diritti umani e dello stato di diritto.

Seguono alcuni esempi della ricerca accademica e scientifica dell’Istituto:

Emancipazione delle donne degli Stati Membri della OIC

Il progetto di ricerca “Emancipazione delle donne degli Stati Membri della OIC: Input all’Organizzazione per lo Sviluppo delle Donne (WDO)”, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri svedese, è stato lanciato ad ottobre 2021. L’obiettivo principale del progetto è promuovere e assistere la WDO e i suoi stati membri nell’elaborazione di un’interpretazione più progressiva della Shari’a, con specifico riguardo a sei temi strettamente legati all’emancipazione femminile: donne e sviluppo economico; donne e giustizia penale; violenza contro le donne; donne e prevenzione dell’estremismo; donne e istruzione; donne e politica.

L’Istituto si propone di affrontare questi temi attraverso l’organizzazione di sei dialoghi interreligiosi o di esperti, che coinvolgeranno rappresentanti dei quindici Stati membri della WDO, leader religiosi o culturali, esperti internazionali in materia, nonché rappresentanti nazionali, professionisti e rappresentanti della società civile e degli Stati membri della OIC.

Rafforzamento della lotta contro il traffico illecito in Europa sudorientale

Il Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights ha condotto tra il 2017 e il 2020 un progetto di assistenza tecnica e capacity building intitolato “Rafforzamento della lotta contro il traffico illecito in Europa sudorientale”. L’obiettivo di questo progetto era quello di rafforzare la risposta della giustizia penale al traffico illecito in 12 paesi dell’Europa sudorientale, nello specifico Albania, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Grecia, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro, Romania, Serbia, Slovenia e Turchia.

Nella prima fase del progetto, l’Istituto si è concentrato sull’identificazione di una vasta gamma di esperti, tra cui 12 esperti nazionali, 2 esperti regionali e gli esperti formatori. Gli esperti nazionali e regionali hanno quindi avviato studi approfonditi sulle problematiche pratiche e gli ostacoli nella lotta contro il traffico illecito nell’Europa sudorientale. Le ricerche e analisi di base condotte nella prima fase sono state ulteriormente sviluppate durante la seconda fase del progetto, che è stata lanciata da un “Dialogo Strategico Regionale di Alto Livello sul Traffico Illecito nell’Europa Sudorientale” che si è tenuto a Siracusa a Dicembre 2018. Il Dialogo ha riunito 95 ministri nazionali, procuratori generali e direttori di polizia e dogana, nonché direttori di INTERPOL, Europol, del Centro di Applicazione della Legge del Sud-est Europeo e dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine, per citare solo alcune delle istituzioni regionali e internazionali coinvolte.

Regional Strategic Dialogue on Illicit Trade – Siracusa, 5-6 Dicembre 2018

Sulla base della piattaforma di collaborazione costruita durante il Dialogo Strategico Regionale, l’Istituto nel 2019 ha condotto sette “Dialoghi Strategici Nazionali (NSD)” in sette paesi prioritari. Il feedback ricevuto è stato estremamente positivo, sia da parte dei partecipanti che delle istituzioni partner. Tutti gli eventi hanno avuto un alto numero di partecipanti, per un totale di 350 professionisti locali e 119 internazionali nel campo della giustizia penale.

Il progetto è supportato da PMI IMPACT, un’iniziativa globale di Philip Morris International volta a supportare iniziative dedicate alla lotta al traffico illecito e ai crimini correlati.

Nel 2020 l’Istituto ha presentato il rapporto finale del progetto, intitolato “Closing the Implementation Gap: Criminal justice responses to illicit trade in South Eastern Europe and associated challenges“. Questo rapporto di carattere giuridico e politico fornisce il primo quadro a livello regionale delle sfide e delle opportunità disponibili ai sistemi di giustizia penale nazionali per affrontare il fenomeno del traffico illecito in modo più olistico, ed elabora raccomandazioni per i leader e i responsabili politici nazionali e regionali.

Mechanism for Combating Illicit Trade (M-CIT)

Il Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights ha lanciato nel novembre 2018 un progetto di ricerca, volto all’elaborazione di un innovativo approccio alla lotta al traffico illecito. Un approccio di sistema che tenga in considerazione l’insieme degli stakeholders coinvolti. Tale iniziativa, denominata “Mechanism for Combating Illicit Trade” (M-CIT), contribuirà alla lotta globale al fenomeno del traffico illecito, puntando alla definizione di precisi parametri di riferimento internazionali in materia. Il progetto è supportato da Philip Morris International.

Nello specifico, M-CIT si pone i seguenti obiettivi prioritari:

  • formulare raccomandazioni internazionali per i governi e le imprese e assisterli nello sviluppo di nuovi approcci e intersettoriali al traffico illecito;
  • Elaborare una precisa e innovativa metodologia di valutazione sulla conformità delle azioni dei governi e delle imprese rispetto alle raccomandazioni formulate;
  • Sostenere i diversi organi di governo – tra cui l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e la sua Task Force in materia di lotta al traffico illecito – e i responsabili politici, per guidare il processo di implementazione del nuovo approccio elaborato.

Foto di Gruppo – 1° Riunione dell’Advisory Committee del progetto M-CIT – Siracusa, 3-4 Dicembre 2018

L’Istituto garantirà inoltre che il nuovo approccio alla lotta al fenomeno del traffico illecito consideri quale elemento prioritario la tutela dei diritti umani. Per la realizzazione del progetto, l’Istituto si avvarrà di un comitato consultivo di esperti, composto da:

  • Walter Gehr, Capo di gabinetto, Ministero austriaco per l’Europa, l’integrazione e gli affari esteri;
  • Leigh Winchell, Già Vicedirettore dell’Unità Enforcement and Compliance, Organizzazione Mondiale delle Dogane;
  • Irene Mia, direttore editoriale globale di Thought Leadership, (Economist Intelligence Unit) ed già Economista Senior,Forum Economico Mondiale;
  • Danil Kerimi, Responsabile dell’Information Technology and Electronics Industries, Forum Economico Mondiale;
  • Jeffrey Hardy, Direttore Generale, Transnational Alliance to Combat Illicit Trade;
  • Huw Watkins, Capo dell’intelligence, Intellectual Property Office (Regno Unito).

Per ulteriori approfondimenti, vedi: M-CIT Strategic Guidance Paper March 2019

Lotta contro la contraffazione di droga nell’Africa francofona

Il Siracusa International Institute, attraverso la spinta dell’Istituto internazionale di ricerca contro le medicine contraffatte (IRACM), ha condotto un progetto di ricerca volto a rafforzare la lotta contro la contraffazione di droga nell’Africa occidentale. Il progetto coinvolge sette stati africani, ossia Burkina Faso, Camerun, Repubblica Centroafricana, Costa d’Avorio, Mali, Senegal e Ciad, ed è destinato ai rappresentanti dei Ministeri dell’Interno e della Salute. La contraffazione farmaceutica è un fenomeno particolarmente preoccupante in Africa e minaccia la salute di milioni di persone in tutto il mondo. La contraffazione dei medicinali è inoltre diventata la fonte più redditizia per la criminalità organizzata; pertanto, questo fenomeno deve trovare una risposta globale e regionale. L’obiettivo principale di questo progetto è aiutare a rafforzare la lotta alla contraffazione raggiungendo un consenso politico per la preparazione, l’adozione e l’attuazione di una legislazione nazionale completa, moderna e adeguata.

Meccanismi di accertamento dei fatti: definizione dei principi e migliori pratiche per le commissioni d’inchiesta internazionali e nazionali

Dal 2012 al 2013, l’Istituto di Siracusa ha condotto un progetto su vasta scala per esaminare e valutare il sistema d’inchiesta dell’ONU. Il progetto ha visto l’organizzazione della “Riunione di esperti sulla definizione dei principi e le migliori pratiche per le commissioni d’inchiesta internazionali e nazionali”. Lo scopo dell’incontro è stato quello di discutere sull’opportunità di avviare  una riforma globale nell’ambito del sistema delle Nazioni Unite – dei meccanismi di accertamento dei fatti (in riferimento alle potenziali violazioni di massa dei diritti umani). Questo incontro ha riunito 65 giuristi, avvocati e studiosi internazionali, nonché alti funzionari dell’ONU, dei governi e dei tribunali penali internazionali. A seguito dell’incontro sono state pubblicate le Linee Guida di Siracusa per gli organismi di inchiesta internazionali, regionali e nazionali (Linee guida Siracusa). Le linee guida di Siracusa sono state presentate al Segretario generale delle Nazioni Unite e oltre 1.200 persone in tutto il mondo.